Il Mime Corporel Dramatique è una branca del teatro fisico, che ha come obiettivo quello d’ inserire il “dramma” all’interno del movimento del corpo umano. E' molto diversa dalla più conosciuta "pantomima", la quale invece sostituisce il gesto scenico al linguaggio.  Il Mime Corporel accentua la vitale importanza del corpo e dell’azione scenica sul palco. I suoi principali movimenti fisici sono : pausa, esitazione, peso, resistenza e sorpresa.

Il fondatore di tale disciplina è stato il francese Etienne Decroux, che ha elaborato questa grammatica corporale dell’attore tra gli anni 50 e gli anni 70 a Parigi. Lui la definì non “arte muta” ma “arte del movimento”. Sosteneva che:

“un’ attore, a prescindere dalle sue ambizioni artistiche, deve prima di tutto essere presente in scena, deve mostrare con il corpo la sua presenza sul palco. Il corpo è quello che porta il costume, che sostiene la voce, quello che gli spettatori vedono.”

Decroux ha sviluppato il suo metodo e la sua tecnica con i performer che volevano trasformare le sue idee in una realtà fisica, per inventare un nuovo modo di far teatro, “rendendo visibile, l’invisibile”.

 

Partendo da queste pratiche fisiche, Oderstrasse si chiede se sia possibile mescolare il lavoro sul mimo e quello sulla parola. Poiché la nostra ricerca sinora ci suggerisce che quando due arti si presentano insieme, l’una deve retrocedere quando l’altra avanza e viceversa. Quando il corpo è alla ricerca di una sua espressività o di una precisione di gesti, nel momento in cui si aggiunge la parola la precisione del corpo viene meno; stessa cosa accade quando bisogna lavorare sulla ritmica verbale: non appena si aggiunge il movimento fisico specifico, la ritmica verbale non è più valorizzata. Il tentativo è quello di trovare un giusto dosaggio tra queste due arti.